Il duomo, chiesa parrocchiale intitolata ai SS. Valentino e Damiano

Il duomo, chiesa parrocchiale intitolata ai SS. Valentino e Damiano
Indirizzo Via Porticella, 24, 65020 San Valentino In Abruzzo Citeriore PE, Italia
Punti di contatto
Cap 65020
Modalità di accesso

Sono presenti diversi scalini che portano all'ingresso principale, presenti anche rampe per disabili assenti quindi le barriere architettoniche 

Non ci sono costi di accesso

E’ una costruzione rurale che si trova nei pressi di un bivio stradale, un antico tratturo, come lo è la chiesa stessa, e documentato dalle finestra quadrate ad altezza d’uomo che permettevano, allo stesso tempo di partecipare alla funzione religiosa e di dare un occhio al gregge.

La chiesa, di impianto settecentesco, in rovina, come da documentazione già nel 1771, fu ricostruita, tra gli anni 1777 e 1791, su un presunto progetto del Vanvitelli, peraltro mai documentato; un rinnovo ad opera e su progetto di Antonino Liberi è stato eseguito nel decennio che va dal 1916 al 1926. Per il restauro della Chiesa, Liberi, elaborò un progetto che prevedeva la costruzione di una facciata, progetto che poi è andato perduto, ma di cui resta il disegno essenziale della grande finestra semicircolare. Nel 1931 la facciata fu completata con la realizzazione della seconda torre campanaria mentre nel 1933, un successivo movimento tellurico provocò nuovi danni all’ intero fabbricato.

Peculiarità dell’ impianto architettonico sono i due campanili, che assieme alla facciata formano un unico blocco di testata; i due campanili, dopo una zoccolatura in pietra da taglio si dipartono da questa con bugnati ad anglo , sempre in pietra, sui due lati, che si fermano ad una cornice a sporgere composta di metope triglifi , alternati da motivi scultorei di carattere Sacro, che reggono , appunto, la cornice che continua pure nella parte della facciata.

E’ possibile notare come ci sia una forte differenza fra la possanza archiettonica dell’ intero prospetto, appesantito dalla stessa composizione della facciata, piena di elementi stilistici, e la leggerezza dell’ interno, aggraziata dall’esilità degli stucchi, che assieme alla cupola e al complesso degli arredi fissi della Sacra aula, mantiene un certo decoro stilistico che può considerarsi barocco.

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